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19 novembre 2008

stefano mirti e lucia tozzi

a trieste i curatori di torino geodesign

FINISSAGE
LapLamp
Salone Gemma Prod.
21 novembre, ore 18
Trieste, Studio Tommaseo, via del Monte 2/1

Una bella occasione di dibattito sul futuro del design urbano partecipato – e sulla sua teoria che porta ad essere questo dibattito una delle scommesse internazionali più intriganti per la costruzione di una città moderna che si fondi sulla coesione e sull’integrazione sociale e culturale – sarà offerta venerdì 21 novembre prossimo alle ore 18 allo Studio Tommaseo di Trieste (via del Monte 2/1).
Trieste Contemporanea e Salone Gemma, co-produttori della mostra che presenta il progetto LapLamp selezionato in Piemonte per Torino Geodesign, nell’ambito di Torino 2008 World Design Capital (Torino capitale mondiale del design per l’anno 2008) – ed ideato dal gruppo triestino Salone Gemma Prod., composto da Claudio Farina, Stefano Graziani, Angelica Mazza, Piero Ongaro, Deni Pasini, Giulio Polita, Kathrin Villwock con le collaborazioni tecniche di aRtelier di Belinda De Vito e Domenico Redavid, di Billow Board di Lucio Cecotti e la consulenza di Jenny Fuchs – propongono, in occasione del finissage della mostra, un incontro con Stefano Mirti e Lucia Tozzi, direttori scientifici di Torino Geodesign.
Come il fattore “design”, tra l’altro, ambito creativo storicamente di peculiare eccellenza italiana, può essere una importante chiave di lettura e di sviluppo della città futura? A questa domanda risponderanno venerdì al pubblico triestino gli ospiti della serata.

Stefano Mirti si laurea in architettura e consegue il dottorato di ricerca al Politecnico di Torino. Si trasferisce in Giappone per il post-dottorato (Tokyo University, Tadao Ando Lab) con successivo incarico di insegnamento presso la Tama Fine Art Academy di Tokyo. Dal 2001 al 2005 e’ professore associato all’Interaction Design Institute di Ivrea. Dal 2007 e’ il direttore della scuola di design di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Come architetto e’ uno dei fondatori di Cliostraat e partner di Id-labe; i suoi lavori sono stati esposti al Victoria & Albert Museum di Londra, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia e alla Beijing First Biennale of Architecture. Ha ricevuto tre volte (nel 1995, 1997 e 2001) l’European Architectural Prize.

Lucia Tozzi è laureata in storia dell’arte, si occupa di arte contemporanea, architettura e studi urbani, con particolare attenzione alle dinamiche del real estate. È autrice di Microrealities (Skira, 2006), scrive sul Manifesto e collabora con diverse riviste tra cui Domus, Abitare e Mousse Magazine.