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13 dicembre 2016

squeeze it

un concorso produzione fvg per la giovane europa creativa

Hai meno di trent’anni? Studi arte o teatro e sei interessato alle applicazioni creative delle nuove tecnologie o sei già un giovane professionista europeo in queste discipline? Vieni a provare il tuo talento cross-sector in FVG! Questo, in sintesi, l’invito rivolto da SQUEEZE IT, un concorso che chiede il progetto di un’azione teatrale di piccolo formato che unisca i tre ambiti creativi e che vede in questi giorni in varie sedi del FVG la sua fase finale con tre appuntamenti imperdibili a Gradisca (15 dicembre), a Trieste (18 dicembre) e a Passariano (20 dicembre) e un workshop formativo per i giovani finalisti.

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Alla Galleria regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan di GRADISCA (15 dicembre, ore 18) uno stimolante dibattito su: Le professionalità cross-sector nella produzione culturale. Quali esperienze e prospettive?
Il tema approfondisce l’esigenza molto attuale di nuovi specialismi capaci di travalicare le singole professioni e intorno alla quale ruota anche la innovativa particolarità del concept complessivo del concorso, qui richiedendo specificatamente di incrociare tre diverse discipline – le arti visive, il teatro e i nuovi media.
Nell’incontro Annalia Delneri, responsabile della Galleria d’arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca, Vania Gransinigh, responsabile di Casa Cavazzini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Lorenzo Michelli, curatore indipendente d’arte contemporanea (Trieste), Elena Tammaro, imprenditrice culturale (Udine), e Paolo Tassinari, visual designer e ex assessore alla cultura del Comune di Trieste tenteranno  di rispondere a domande cruciali per il funzionamento (e le aspettative/prospettive) del settore culturale nel mondo globalizzato, il quale di fatto ha determinato, non solo in campo economico, una nuova richiesta di gestione di progetti di partenariato misto ad approccio “multiplo”, laterale e interdisciplinare.
A chiudere la giornata Squeeze it di Gradisca, sarà la proiezione di Perfurmance, il video finalista dell’edizione 2014 realizzato con la regia di Adrian Paci. Si tratta di un corto del gruppo croato Komična Hunta, in cui le relazioni, in qualche modo stabili, tra teatro, comunicazione visiva e tecnologie moderne sono messe alla prova e portate al livello della metafora. Perfurmance, a partire dal titolo, suggerisce una sorta di valigia composita che contiene la performance, l’azione, il teatro e la fragranza artificiale. Tra transito e presa/senso di posizione, l’opera ruota intorno alla azione parossistica della misurazione e registrazione dello spazio nel quale compiere l’atto, di per sé insensato, di rompere una bottiglia di profumo…

L’opera video resterà poi in mostra alla Galleria Spazzapan fino al 22 gennaio 2017, assieme ai 4 corti presentati per il concorso dai finalisti e dal vincitore del Premio Squeeze it Online. Durante questo periodo il pubblico potrà anche approfondire i temi della videoarte contemporanea in tre incontri guidati, fissati alle 17.30 di domenica 8 gennaio e alle 11.30 delle domeniche del 15 e 22 gennaio 2017.

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Cuore dell’iniziativa, allo Studio Tommaseo di TRIESTE (18 dicembre, ore 20), la competizione delle azioni di teatro + arti visive + nuovi media pensate da tre finalisti under 30 di Italia, Belgio e Spagna per vincere il Premio Franco Jesurun 2016.
Nella serata si contenderanno il premio Ruggero Franceschini con il lavoro Panopticon, Bastien Poncelet con Thymélé I e Marc Vilanova Pinyol con EGUES. Le rappresentazioni verranno messe in scena e discusse davanti al pubblico e alla giuria, composta da Roberto Canziani, Branko Franceschi, Emanuela Marassi, Alessandro Marinuzzi, Dalibor Martinis, Chiara Tomasi e Janka Vukmir, che poi decreterà il vincitore del concorso.
Nella cerimonia di premiazione che seguirà si consegnerà anche il Premio Squeeze it Online 2016, assegnato alla videoclip What are we terrors to one another di Neža Agnes Momirski (Slovenia/Paesi Bassi) dal pubblico di internet, che ha espresso direttamente in rete la sua preferenza a uno dei sei corti risultati semifinalisti tra quelli acclusi a corredo del progetto teatrale al momento della iscrizione al concorso. Il video della vincitrice verrà proiettato nella serata finale.

La serata sarà trasmessa in streaming su Facebook (www.facebook.com/TriesteContemporanea).

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A Villa Manin di PASSARIANO (20 dicembre, ore 18) l’incontro con il grande artista e videomaker croato Dalibor Martinis, guest director del video finale che verrà prodotto dalla azione teatrale vincitrice della seconda edizione del concorso. L’artista sarà in conversazione con Branko Franceschi, direttore del Museo di Arte Contemporanea di Spalato. Nella sala maggiore del Servizio promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio dell’ERPAC verrà illustrata la carriera artistica del grande videomaker croato, si commenterà la importante retrospettiva Data Recovery 1969-2077, problemska izložba, che in questo stesso periodo la Croazia dedica all’artista, al Museo d’Arte Contemporanea di Zagabria (aperta fino al 12 febbraio, http://www.msu.hr/) e verranno proiettati alcuni dei film più emblematici di Martinis – tra i quali il mitico Open Reel (1976, U-matic, b&w, 4′).

Nato a Zagabria nel 1947, dove vive e lavora, Dalibor Martinis si diploma all’Accademia di Belle Arti di Zagabria ed espone dal 1969 lavorando prevalentemente come video artista. Ha avuto numerose mostre personali, performance e proiezioni video, e ha partecipato a molte mostre internazionali (Biennali: San Paolo, Venezia, Kwang-ju, Salonicco, Cetinje, Il Cairo, Ljubljana; Documenta/Kassel, ecc.). I suoi film e lavori video sono stati presentati a festival di film e di videoarte a Berlino, Tokyo, Montreal e Locarno, e più recentemente ai festival internazionale dei cortometraggi di Oberhausen e di Bogota nel 2014, di Mumbai, Vienna e Seattle nel 2015. Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Museo di Arte Contemporanea di Zagabria, del Museum of Modern Art di New York, dello Stedelijk Museum di Amsterdam, dello ZKM di Karlsruhe, della New York Public Library, della Kontakt/Erste Bank di Vienna, ecc.
Branko Franceschi è uno storico dell’arte, curatore e critico attualmente direttore del Museum of Fine Art di Spalato. Ha curato numerose mostre personali, di gruppo, a tema e retrospettive in Croazia e all’estero. È autore di recensioni per la stampa nazionale e internazionale, articoli e libri monografici e documentari televisivi. Ha curato le partcipazioni croate in diverse Biennali quali ad esempio quelle di Venezia e di São Paulo.

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Parte rilevante dell’attività dei concorrenti finalisti di SQUEEZE IT convocati in questi giorni in FVG sarà il workshop formativo che viene loro offerto dagli organizzatori.

A Gradisca, dove i giovani si presenteranno alla giuria e al pubblico illustrando il loro lavoro artistico, si apre infatti un fitto calendario di tre giorni di appuntamenti, discussioni e visite a loro dedicati nel quale avranno occasione di conoscere significativi esempi del patrimonio e delle attività culturali del nostro territorio (il complesso monumentale di Villa Manin, il Museo Revoltella e il porto vecchio di Trieste, le mostre in corso in varie sedi e istituzioni, tra le quali la mostra di Lorenzo Mattotti a Passariano e Videonotte a Trieste); visiteranno alcune eccellenze delle nostre istituzioni educative (saranno ad esempio ospiti del Conservatorio Tartini di Trieste e segnatamente di uno dei suoi corsi più sperimentali e interdisciplinari, quello di Musica e nuove tecnologie, accompagnati da Pietro Polotti); dialogheranno con esperti operanti in Friuli Venezia Giulia nei tre ambiti disciplinari a tema del concorso, affrontando temi quali lo “scenario” per la definizione della fotografia contemporanea (Fabrizio Giraldi), l’attuale sperimentazione del cinema d’animazione (Paola Bristot), le emergenze cross-sector della progettazione teatrale (Sara Alzetta, Alessandro Marinuzzi, Luigina Tusini), le specificità di danza e fotografia nelle produzioni performative di arte visiva (Nina Alexopoulou, Nika Furlani, Massimo Premuda), le nuovissime applicazioni nella videoarte della realtà virtuale (Antonio Giacomin) e l’uso dell’interactive design e delle interfacce visive come strumenti creativi (Antonella Varesano).

Il concorso nasce a Trieste nel 2014 grazie al comitato Trieste Contemporanea, all’associazione culturale L’Officina e allo Studio Tommaseo per ricordare il loro fondatore Franco Jesurun, al cui nome è legato l’originale premio maggiore di questa competizione che prevede la produzione di un video dall’azione teatrale vincitrice, con la regia di un grande videoartista internazionale: l’incarico fu di Adrian Paci nella prima edizione e ora sarà Dalibor Martinis.ad essere il guest director 2016.

Proposto in FVG e sviluppato in Europa dalla creatività competitiva dei giovani concorrenti provenienti dalla Comunità Europea, dai paesi In.C.E. e da Kosovo e Turchia, questo concorso biennale è alla sua seconda edizione, potenziata in termini di appuntamenti regionali dopo la sua folgorante prima uscita triestina. SQUEEZE IT 2016 infatti, finanziato dalla Regione FVG, si avvale della partecipazione speciale del neofondato Ente Regionale PAtrimonio Culturale: il Servizio promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio dell’ERPAC collabora all’iniziativa nelle sue sedi di Villa Manin di Passariano e della Galleria regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo congiuntamente a PromoTurismoFVG. Queste realtà del governo locale si aggiungono alle confermate adesioni dell’Iniziativa Centro Europea e del Comune di Trieste e di un vasto partenariato che annovera oltre a istituzioni e organismi di macroarea – della nostra regione, del Veneto, di Slovenia e di Croazia – diverse importanti collaborazioni dall’Europa dell’Est, come è nel progetto ormai ventennale di Trieste Contemporanea. Tra queste ultime da ricordare almeno la massima istituzione ungherese dedicata all’arte contemporanea, il Ludwig Museum-Museum of Contemporary Art di Budapest.
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