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31 gennaio 2019

trieste campo marzio_una realtà possibile

inizio conversazione tra giovanni damiani e giulia sgrò alle ore 18:30

Did I ever leave you? Was I ever able?, una immagine di
Giulia Sgrò per “Trieste Campo Marzio_una realtà possibile”

Giovedì 31 gennaio allo Studio Tommaseo (via del Monte 2/1) alle ore 18.30 si terrà l’incontro tra Giovanni Damiani e Giulia Sgrò incentrato sul tema Trieste Campo Marzio_una realtà possibile.  La conversazione sarà preceduta dalla presentazione da parte di Giulia Sgrò del suo lavoro di tesi in Progettazione Architettonica “Slovensko Okno_Idea progettuale per un centro multiculturale nell’ex Stazione Campo Marzio a Trieste”, fresco di dissertazione alla Facolta’ di Architettura di Lubiana, con relatori Rok Žnidaršič e appunto Giovanni Damiani.
Una discussione che nasce dalla volontà di indagare una realtà complessa come quella di Trieste soffermandosi in particolare su aree centrali nelle discussioni attuali. Campo Marzio e Molo Fratelli Bandiera – dice l’architetto Sgrò – sono luoghi del waterfront triestino ricchi di memoria storica, ma vengono spesso considerati spazi interstiziali della città, luoghi non definiti. Invece risultano essere estremamente interessanti perché aperti a molteplici scenari. Questa proposta di rigenerazione urbana è un’occasione di dibattito per riflettere sulle possibilità del presente della città di Trieste. Ne esplora una realtà possibile. Si ispira infatti a progetti già realizzati in molti paesi europei, che hanno concepito lo spazio pubblico come uno spazio ibrido, vivace e attivo, aperto al confronto con la città contemporanea.

Giovanni Damiani, nato a Trieste nel 1972, si laurea a Venezia dove ha seguito anche il dottorato in Storia dell’Architettura e della Città. A vario titolo ha studiato, fatto ricerca, partecipato a giurie e insegnato in molte università italiane, Milano, Torino, Venezia, Mantova e Trieste e Nord Americane come Columbia, GSD Harvard, CCA, Université de Montreal, Sci-Arch. Ha pubblicato diversi libri con Einaudi, Skira, Themes and Hudson, Rizzoli international, 010, collaborato con le riviste Abitare, Costruire, Interni, Domus, Il giornale dell’architettura, Log ed è promotore della introvabile e mitologica rivista Deserto Rosso. Svolge la professione di architetto dal 2001, da 10 anni a Trieste dove è titolare dello studio Giovanni Damiani Architetto +, con cui ha realizzato diversi progetti.

Giulia Sgrò, nata a Pordenone, lavora a Lubiana presso lo studio di architettura Trošt and Krapež Associate. Si è laureata nel 2018 all’Università di Lubiana, con la tesi “Slovensko Okno_Idea progettuale per un centro multiculturale nell’ex Stazione Campo Marzio a Trieste”. Dal 2015 illustra libri per bambini per la casa editrice slovena Žaložba Epistola e dal 2013 collabora con l’Associazione Vivacomix nell’allestimento di mostre ed esposizioni. Dal 2016 fa parte dell’Associazione Streha za Vse “(Roof for all) per la quale ha collaborato alla progettazione e realizzazione del Centro educativo Amasilko per bambini di strada presso Kabale (Uganda).