programma

dal 14 Marzo al 16 Maggio 2013

parola chiave: il pubblico

tre conversazioni a cura di Corrado Premuda con reading di Sara Alzetta


foto di Manuela Schirra / courtesy Studio Tommaseo

14 marzo / IL PUBBLICO IN UN’OPERA
18 aprile / DESTINATARI BENEDUCATI
16 maggio / UN MONDO DI AUTORI

 

Il pubblico dell’opera artistica è da sempre al centro del processo creativo di un autore e oggi nel villaggio globale creato dalla rete, la distanza tra gli autori e il pubblico si è di molto accorciata… Quale è oggi la relazione tra l’artista e il suo pubblico? Cosa esattamente è il pubblico oggi e cosa vuol dire essere “autori” quando sono accessibili nuovi strumenti tecnologici che rendono tutti dei potenziali autori? Il visitatore di una mostra, il lettore di un libro o di un sito web, lo spettatore di uno spettacolo o di un film, o l’ascoltatore di un’opera musicale, possono essere – e in che modo – interlocutori critici necessari o coautori?

Tre conversazioni del ciclo Parola Chiave s’interrogano su questi temi: si comincia giovedì 14 marzo con “Il pubblico in un’opera” in cui Corrado Premuda dialogherà con lo scrittore e regista Marko Sosič coadiuvato da Sara Alzetta a cui è affidata la lettura di una selezione di brani sull’argomento. Nel secondo appuntamento, intitolato “Destinatari beneducati” (giovedì 18 aprile), l’ospite sarà la docente universitaria e saggista Sergia Adamo, mentre nel terzo, “Un mondo di autori” (giovedì 16 maggio) la storica dell’arte Giuliana Carbi.

La serie di incontri è organizzata dall’associazione culturale L’Officina, in collaborazione con Studio Tommaseo e Trieste Contemporanea nella sede di via del Monte 2/1. L’inizio di ogni appuntamento è fissato alle ore 18.

ingresso libero

Sara Alzetta, attrice di teatro e di cinema. Da qualche anno si è avvicinata alla sperimentazione video e alle arti visive collaborando come performer per diversi artisti.
Corrado Premuda, scrittore e giornalista. Per Trieste Contemporanea ha lavorato, tra l’altro, al documentario su Leonor Fini recentemente acquisito dalla videoteca del Centre Pompidou di Parigi.