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CAROL RAMA
CAROL RAMA - Opera n.47,1940
Opera n.47, 1940, acquerello su carta, cm 34,5 x 24

CAROL RAMA



Si potrà visitare fino al 2 giugno (orario da martedì a sabato 17-20) la mostra antologica di Carol Rama.
L' esposizione ripercorre le tappe fondamentali della carriera artistica di questa protagonista indiscussa, audace e poetica, della storia dell'arte italiana del dopoguerra. Classe 1918, Carol Rama ha vissuto densamente il fascino delle avanguardie e ha frequentato con amicizia i maggiori innovatori artistici internazionali, in un arco che va da Man Ray a Warhol, passando, ad esempio, per Louise Bourgeois con la quale ha esposto di recente in una incredibile personale a due tenutasi in Svizzera. Attiva fin dagli inizi degli anni '40, l'artista si distingue subito per l'uso di un repertorio iconografico surreale e provocatorio, spesso scomodo - come la dissacrante e intensa serie dei "Pissoires"- e per la versatilità con la quale assoggetta materiali e tecniche per dare corpo alle sue visioni intime e oniriche. La partecipazione alla Biennale di Venezia del '48 sancisce la sua comparsa sulla scena artistica italiana e internazionale e a questo periodo risale l'inizio della tematica delle "Parche", realizzata in personalissimi disegni e acqueforti nei quali già prepotentemente viene impostandosi il caratteristico segno scarno e espressivo che contraddistingue i suoi lavori su carta e che riemerge, con indiminuita intensità espressiva, nelle incisioni degli anni '90: ne è esempio "Il Sogno di Keaton", un'acquaforte del 1993. L'inizio degli anni '50 la vedono coinvolta nell'esperienza del MAC assieme, tra gli altri, al critico e artista triestino Gillo Dorfles. Segue un periodo di intensa sperimentazione di matrice prevalentemente astratta con l'uso tecniche miste e di materiali industriali ("Visite Mattutine", tecnica mista su tela del 1967, e "Smentire il Bianco", gomma su tela del 1973). Con l'inizio degli anni '80 riemergono nel suo lavoro le visioni graffianti e fantastiche dei primi anni ispirate tuttavia a temi e ansie del tutto contemporanei, esemplificati nella mostra al Tommaseo dalle serie della "Mucca Pazza" e delle "Seduzioni". In tutto una ventina di opere, di eccezionale rarità, di vario formato e tecnica, presenteranno per la prima volta a Trieste, provenendo dalle collezioni Salzano e Masoero di Torino, il percorso della mitica artista torinese, per la quale eccentricità e autobiografismo si sono sempre intrecciati in una giocosa e scanzonata testimonianza che la capacità di appropriarsi artisticamente di ogni esperienza ha sempre registrato nelle opere, fino ai recentissimi lavori, con intatta vitalità e freschezza: "genio magia poesia / indomabile energia" è ciò che Bruno Vasari, che presenta la mostra, scopre nel mondo di questo affascinante personaggio.


Info: tel 040 639187 / fax 040 367601 / e-mail:tscont@tin.it




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STUDIO TOMMASEO

Istituto per la documentazione e diffusione delle Arti.

via del Monte 2/1 34121 Trieste Italia

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