Trieste Contemporanea dicembre 2002 n.10/11
 
Rapporto sulla tavola rotonda all'ottava Biennale
 di Istambul
Il futuro delle pratiche curatoriali

link alla HomePage

link all'indice della rivista

di Beral Madra

Il workshop e la tavola rotonda internazionale, in collaborazione con l’ottava Biennale di Istanbul intitolata “Art-criticism and Curatorial Practices, East of the EU”, si sono tenuti dal 18 al 21 settembre 2003 a Istanbul, al Centro d’arte e cultura Borusan e all’Università Bilgi. L’incontro è stato organizzato dall’AICA-International (Parigi), dalla International Manifesta Foundation e dalla AICA-Turchia, di recente fondazione, col patrocinio della European Cultural Foundation in collaborazione con l’Università Bilgi di Istanbul, il Centro di cultura e arte Borusan, l’European Cultural Association e il centro di cultura e arte Bir.
Il workshop e la tavola rotonda internazionali sono stati concepiti non solo come contributo critico e teorico all’Ottava Biennale di Istanbul ma sono anche serviti a definire le attuali pratiche nel networking e nella cooperazione internazionali, i modelli e gli strumenti disponibili per la coproduzione, le opportunità di reperire finanziamenti e l’indipendenza curatoriale.
La Biennale di Istanbul, come parte modulare di quel sistema internazionale di esposizioni biennali che si è attestato di recente e infrastruttura culturale della regione “ad est dell’Unione Europea”, è concepita soprattutto come uno spazio per le esperienze e la formazione di giovani professionisti impegnati nella pratica curatoriale, nella critica d’arte e nel giornalismo culturale. Se essa soddisfi adeguatamente o no questa funzione è stato discusso nelle sessioni del convegno.
Sebbene i partecipanti venissero da scene culturali diverse tra loro, gli argomenti, le domande e i problemi sorti e discussi durante le sessioni sono stati sorprendentemente simili. Fra i temi comuni c’è stato il retroscena istituzionale della produzione artistica e i suoi effetti sulla sfera pubblica e i rapporti tra la produzione artistica e i discorsi ufficiali. Si è convenuto che nella maggior parte dei paesi che non fanno parte della Comunità Europea il contesto delle istituzioni ufficiali è tradizionalista e incompetente e necessita di essere riformato adottando sistemi di know-how dai paesi comunitari che mettono a disposizione programmi e finanziamenti attraverso le loro istituzioni. Le differenze geografiche e contestuali delle posizioni, i punti di vista e gli orientamenti etici dei curatori e dei critici d’arte hanno costituito un altro tema in cui è emerso come fosse accentuato il perfezionismo che caratterizza le tendenze attuali dell’arte internazionale con i suoi forti legami alle istituzioni ufficiali, al settore privato e al mercato dell’arte. I curatori provenienti da questi ambienti sofisticati, una volta arrivati nei paesi non comunitari, travisano e sottovalutano le scene d’arte locali e non riescono a contattare i gruppi intellettuali né i singoli. È stato anche concluso che i principali ostacoli sulla strada di una collaborazione multilaterale sono le differenze tra le infrastrutture (sistemi educativi, politiche e filosofie amministrative di istituzioni ufficiali e private) e i mercati di prodotti culturali, così come l’assenza di un ipotetico scambio.
Per prima cosa l’ottava Biennale di Istanbul è stata rivista nel suo controverso titolo, nella dichiarazione e nella posizione del curatore, proveniente dagli USA, in contrapposizione ai lavori esibiti. I relatori si sono trovati uniti sul fatto che il titolo della Biennale, “Giustizia poetica”, è un concetto molto precario in relazione all’attuale momento storico nel Medio Oriente e alla posizione geografica di Istanbul. Il concetto apre un dibattito ma rivela anche il fatto che, malgrado gli ottimisti, l’arte non riesce a cambiare le politiche del mondo, specialmente in questi territori. Comunque i partecipanti hanno convenuto che questa Biennale ha radunato una nuova generazione di artisti, conosciuti e sconosciuti, e si è avvalsa di un’organizzazione molto efficiente. I lavori maggiormente apprezzati alla Biennale sono stati quelli di Mike Nelson, Fiona Tan, Kutlug Ataman, Bjorn Melhus, Monica Bonvicini, xurban, Tania Bruguera, Fernando Bryce, Filipa Cesar, Ergin Cavusoglu, Danica Dakic, Emily Jacir, Shahram Karimi, Marlene Mc Carty, Doris Salcedo, Song Dong, Monika Sosnowska, Jennifer Stainkampf, Nalini Malani.
Durante e tra le sessioni del forum i partecipanti dei paesi comunitari hanno trovato momenti e spazi per comunicare e trasmettere la loro conoscenza ed esperienza, dal momento che gli altri paesi cercavano proprio la loro cooperazione e collaborazione.
Il workshop e la tavola rotonda sono stati sponsorizzati da Eczacibasi holding, OM publishing, e Municipalita' Beyoglu.


I partecipanti:
Farid Abdoulayev (artista/curatore, Azerbaijan), Serhan Ada (Istanbul Bilgi University, scrittore, Turchia), Ali Akay (Mimar Sinan University, Dipartimento di Sociologia, Turchia), Esra Aliçavusoglu (Marmara University, Facoltà di Belle Arti, Turchia), Ahu Antmen (Marmara University, Facoltà di Belle Arti, Turchia), Susan Barnes Bubig (Direttore del British Council, Istanbul, Regno Unito), Ramon Tio Bellido (AICA International General Secretary, Francia), Rene Block (Direttore del Fredericanum, Germania), Jeroen Boomgaard (AICA Paesi Bassi), Pascal Brunet (Francia), Levent Çalykoglu (Yildiz Technic University, Facoltà di Arte e Design, Turchia), Christian Chambert (AICA Svezia), Sandra Dagher (Direttore, Espace D, Libano), Mai Abu El Dahab (curatore, Egitto), Cem Erciyes (editore, Radikal, Turchia), Zoran Eric (curatore, Serbia-Montenegro), Eva Fotiadi (curatore, Macedonia), Hedwig Fijen (direttore Manifesta Foundation, Danimarca), Hasim Nur Gürel (direttore Eczacibasi Virtual Museum, Turchia), Massimiliano Gioni (curatore, Italia), Khaled Hafez (artista, scrittore, Egitto), Henry Meyric Hughes (Presidente, AICA International, Regno Unito), Vicky Karaiskou (curatore, Grecia), Beral Madra (Presidente AICA Turkey, Turchia), Mahir Namur (Presidente European Cultural Association, Turchia), Tea Paichadze (curatore, Georgia), Vanessa Reed (direttore, European Cultural Foundation, Paesi Bassi), Anda Rottenberg (AICA Polonia), Sajid Rizvi, (editore, Regno Unito), Efi Strousa (Presidente, AICA Hellas, Grecia), Stephen Wright (critico d’arte, scrittore, Canada/Francia).

 
 

 

 
 
 
link alla HomePage
link all'indice della rivista