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06 ottobre 2010

trieste contemporanea per la giornata del contemporaneo 2010

inizio alle ore 18.00

Raphaëlle de Groot, Portamento, 2009, Courtesy l’artista
Fotografia: Mirko Sabatini

Sabato 9 ottobre, alle ore 18.00, Trieste Contemporanea festeggia la Sesta Giornata del Contemporaneo organizzata dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) con il sostegno della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
In occasione della Giornata il comitato triestino propone una discussione a partire dai concetti di unicità e riproducibilità, che sono il tema della mostra L’Unico/The Only One in corso allo Studio Tommaseo fino al 16 ottobre.
Tema dell’esposizione e della tavola rotonda sono le cose, i momenti e le situazioni che escono dall’abituale – e sempre più rapido – flusso della nostra quotidianità e diventano così qualcosa di speciale. Questo ha chiesto Julia Trolp di rappresentare in fotografia a 34 artisti di diversa provenienza, ponendoli di fronte alla contraddizione creativa di rappresentare l’unicità su un supporto di per sé riproducibile. Le risposte date dagli artisti costituiscono la mostra L’Unico/The Only One. Non sono tuttavia esposti gli ‘originali’; alle pareti non si vedranno le stampe delle fotografie: la vera e unica protagonista della mostra è la pubblicazione di 80 pagine.
L’ incontro di sabato sarà introdotto da una performance di Raphaëlle De Groot. La multiforme artista canadese dedicherà al pubblico triestino una breve azione legata al suo ultimo ciclo di opere intitolato The Burden of Objects (Il carico degli oggetti) e poi si siederà assieme agli altri relatori della serata: la curatrice della mostra Julia Trolp e gli artisti Gea Casolaro (in videoconferenza), Alessandro Nassiri Tabibzadeh e Driant Zeneli.
Una produzione Trieste Contemporanea e L’Officina in collaborazione con Studio Tommaseo, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con l’adesione della Casa dell’Arte.
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