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14 marzo 2018

IMMAGINARIO OLTRE LA CRISI #3 nuove geografie al palazzo costanzi

inaugurazione alle ore 18.30

Angelo Ricciardi, “Carissima Laure” / Fabiola Faidiga, Massimo Goina e Annalisa Spoljaric, “Sulla stessa barca”

16 marzo > 8 aprile 2018
Sala Veruda di Palazzo Costanzi, Trieste
10 artisti / 8 associazioni
Breda Beban, Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz,
Fabiola Faidiga, Guillermo Giampietro, Massimo Goina,
Laure Keyrouz, Alban Muja, Isabella Pers,
Angelo Ricciardi, Annalisa Spoljaric

Venerdì 16 marzo alle 18.30, la Casa dell’Arte di Trieste con le sue 8 associazioni aderenti disseminate per tutta la città, inaugura “IMMAGINARIO OLTRE LA CRISI #3 nuove geografie”, un evento espositivo e di dibattito che tratta i temi dell’oggi in uno degli spazi pubblici più significativi di Trieste, la prestigiosa Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi. La mostra, organizzata con il supporto del Comune di Trieste, si inserisce nell’ambito del festival multidisciplinare “Varcare la frontiera #5 Atlantidi, identità sommerse”, organizzato dall’associazione Cizerouno e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

La rassegna intende analizzare con esempi dal mondo dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, come in un periodo di crisi si debba porre l’attenzione sulla fragilità dei ruoli, sui meccanismi che determinano processi di identificazione in modelli alternativi, emersi nell’attuale contesto traumatico, e radicali riletture del tessuto sociale ed economico. In un momento di depressione sociale e recessione economica, le ricerche dell’arte contemporanea rappresentano infatti un tangibile caso di studio in grado di riposizionare al centro della vita l’individuo. In questa terza occasione espositiva dedicata a un possibile immaginario oltre la crisi il tema è la crescente attenzione alle nuove geografie umane, alla società multirazziale di domani e ai territori condivisi del futuro, cercando di analizzare le cause, le reti migratorie, il dibattito su assimilazione e persistenza etnica, le seconde generazioni, le politiche migratorie e infine l’evoluzione della cittadinanza.
Particolare attenzione è rivolta alle diverse identità che scaturiscono dalle nuove geografie e dalle dinamiche geopolitiche di oggi, fatte di migrazioni di persone che spesso si scontrano con nuove frontiere e barriere, andando a collimare con l’idea di geolocalizzazione che sempre più spesso ci viene suggerita o imposta dai dispositivi che possediamo, affrontando così il tema attualissimo dei flussi migratori e delle nuove geografie umane in contrasto con i nuovi limiti e barriere dettati proprio da questi movimenti.
Nello spirito della Casa dell’Arte si intende dunque parlare dell’oggi con l’arte di oggi, avvicinando il pubblico a opere capaci di suggerire e raccontare come sia possibile superare la crisi, non solo svelando i viziosi meccanismi che ci hanno dominati fino a ieri, ma immaginando nuovi orizzonti al di fuori delle dinamiche del mercato e della routine, e ipotizzando un rinnovato interesse per la persona nelle sue infinite declinazioni. Un’occasione unica per mettere a confronto le esperienze di artisti italiani e di altri paesi europei, dando una panoramica sulla diversa percezione della crisi in Italia e in Europa, e sulle diverse strategie per superarla o conviverci.
In mostra sono presenti 7 ricerche visive di 10 artisti internazionali, fra Argentina, Italia, Kosovo, Libano, Regno Unito e Serbia. Si parte con il lavoro fotografico di BREDA BEBAN “Airport Chapels” che indaga in fotografia le aree di preghiera degli aeroporti internazionali scevri da ogni riferimento religioso ma ricchi di intimità e spiritualità propri di un luogo di culto; si prosegue con le fotografie “Sulla stessa barca” di FABIOLA FAIDIGA, MASSIMO GOINA and ANNALISA SPOLJARIC, in cui i ritratti degli abitanti di Duino-Aurisina e i richiedenti asilo provenienti da Gambia, Pakistan e Afghanistan si mescolano in un progetto di accoglienza diffusa da cui emerge il preciso desiderio di una dignità del quotidiano.
Si continua con un dittico video e una serie di mappe per raccontare la poetica ricerca di LAURE KEYROUZ e ANGELO RICCIARDI dal titolo “Carissima Laure, carissimo Angelo”, in cui la poetessa libanese e il videoartista napoletano, dopo una lunga corrispondenza,  intraprendono un’azione impossibile: tentare di svuotare il mare per ridurre la loro distanza, in linea d’aria infatti solo 2000km separano Napoli da Beirut…; e sempre di mare, visto come fonte di vita e di morte, ci parla “Marnero”, la video installazione di CECILIA DONAGGIO LUZZATTO-FEGIZ in cui su tre enormi tele raffiguranti la superficie marina emergono tutte le urgenze socio-ambientali dei nostri giorni, dall’inquinamento fino alle migrazioni.
L’artista ALBAN MUJA propone una doppia intervista a un ragazzo e una ragazza kosovari che si chiamano rispettivamente Tibet e Palestina, due persone comuni che nascondono nel proprio nome il  desiderio di indipendenza e libertà dei propri genitori e di un intero paese; e di respiro globale è anche il video “Fakes” di GUILLERMO GIAMPIETRO che in un caleidoscopio di immagini di guerre e migrazioni, emergono tutti gli errori della storia che neanche il tempo può guarire. La mostra si chiude infine con l’opera video “Present” di ISABELLA PERS che si svolge sulla Dolina dei Cinquecento a Redipuglia e rappresenta un momento di condivisione di storie e di memorie tra testimoni di esodi e di guerre di diversi tempi e luoghi.
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un progetto di Casa dell’Arte
in coorganizzazione con Comune di Trieste
nell’ambito di Varcare la frontiera #5 Atlantidi, identità sommerse
organizzato da Cizerouno
con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
nel progetto Artefatto – Chromopolis
organizzato da PAG Progetto Area Giovani
in collaborazione con Macross Acu
coordinamento generale Massimo Premuda
immagine coordinata Massimiliano Schiozzi
consulenza audiovisivi V_Art-multimedia design-
#casadellartetrieste: partecipa anche tu!
orari tutti i giorni 10>13 + 17>20
ogni domenica alle 18 una visita guidata