Heidi Specker
liftvan Triest

Heidi Specker, Triest, 2025, poster, 50 x 70 cm (courtesy l’artista)
Dal 2 ottobre al 12 novembre 2024, Trieste Contemporanea ospiterà la mostra Liftvan Triest dell’artista tedesca Heidi Specker. L’esposizione rende omaggio alla vita e all’opera di Aenne Biermann (1898–1933), una delle figure più rilevanti della fotografia tedesca degli anni venti. Frutto di una profonda ricerca artistica e storica, la mostra si sviluppa attorno a due luoghi simbolici: Gera, dove visse la Biermann, e Trieste, scelta come sede espositiva per la sua valenza storica. Infatti, dopo la morte della fotografa, un container contenente migliaia di suoi negativi salvati dal marito per essere spediti in Palestina fu confiscato dai nazisti a Trieste. Di quei negativi non si ebbe più traccia, da qui il titolo container Trieste (Liftvan Triest). Con questa mostra, Heidi Specker apre un dialogo artistico sulla fotografia e sulla perdita materiale. Scatti aggiuntivi, che ampliano la portata tematica dell’esposizione, sono stati realizzati a Trieste durante l’inverno 2024 e nell’estate 2025 a Vienna. La mostra verrà inaugurata il 2 ottobre alle ore 18:00 con un’introduzione e una conversazione con l’artista e la curatrice Claudia Tittel.
La mostra di Trieste, Liftvan Triest, costituisce la seconda tappa di un progetto artistico ideato da Heidi Specker attorno al container che trasportava i negativi di Biermann durante la Seconda guerra mondiale e che non giunse mai a destinazione. La prima mostra del progetto, Amnesia Gera, si è tenuta a Gera (Germania) dal 25 ottobre 2024 al 5 gennaio 2025. Dopo l’esposizione triestina è prevista una terza tappa a Lipsia (Germania). Verrà, inoltre, co-pubblicato un testo dalla casa editrice tedesca Argobooks e da Trieste Contemporanea.
L’invito di Specker a riflettere su memoria, identità e sopravvivenza culturale attraverso l’arte fotografica e la testimonianza storica sarà anche il focus di un simposio previsto al finissage dell’esposizione. Nel dibattito saranno coinvolti degli storici specializzati in materia, tra cui Daria Brasca, autrice di uno degli studi di TransCultAA del progetto HERA, con il saggio The Goods of Jewish Emigrants in the Trieste Free Port during the Second World War (2022).
Aenne Biermann (1898–1933, Goch, Germania) si trasferisce nel 1920 a Gera, città natale del marito, dove scopre la passione per la fotografia. Inizia ritraendo familiari e amici, per poi rivolgere l’obiettivo al mondo circostante. Fotografa autodidatta, sviluppa uno stile personale e, in pochi anni, realizza circa 4.000 negativi diventando una delle protagoniste della fotografia d’avanguardia tedesca. Muore prematuramente nel 1933, poco prima dell’ascesa del nazismo. Nel 1940, la sua famiglia fugge in Palestina, ma dei suoi negativi se ne perdono le tracce a Trieste. Oggi Biermann è considerata una delle voci più significative della fotografia degli anni Venti e le sue opere sono conservate in collezioni internazionali.
Heidi Specker (1962 a Damme, Germania) vive e lavora a Berlino. Dal 2011 insegna fotografia come professoressa presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia. Nel corso degli anni ha esposto i suoi lavori in istituzioni come il Museo Sprengel di Hannover, la Pinakothek der Moderne di Monaco, la Berlinische Galerie a Berlino, il Fotohof di Salisburgo e Camera Austria a Graz. Nel 2024 ha esposto al Centre Pompidou di Parigi e alla Neue Galerie für Zeitgenössische Kunst di Gera con la mostra Amnesia Gera, curata da Claudia Tittel. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni d’arte, tra cui: Kunsthalle Bonn, Bonn; Sprengel Museum, Hannover; Pinakothek der Moderne, Monaco; Berlinische Galerie, Berlino; Galerie für Zeitgenössische Kunst, Lipsia; Centre Pompidou, Parigi.
Claudia Tittel (1973 a Jena, Germania) è curatrice indipendente e manager culturale. Ha studiato storia dell’arte e studi culturali alla Humboldt-Universität di Berlino e all’Université Paris I – Panthéon Sorbonne. Ha curato numerose mostre in Germania e all’estero, tra cui: Migration der Dinge al Castello Belvedere, Weimar (2017); POLYPHON(E). Polyphony in Image and Sound presso la Kunstsammlung e il Museum für Angewandte Kunst, Gera (2021), e al Musée d’Art et d’Histoire Paul Éluard, Saint-Denis (2022); Amnesia Gera alla Neue Galerie für Zeitgenössische Kunst, Gera (2024) e EVERYTHING IS INTERACTION, Chemnitz, Capitale Europea della cultura (2025). Dal 2017 co-gestisce con il marito la Kulturhaus Häselburg a Gera e, dal 2019, è impegnata nella promozione dell’opera artistica di Aenne Biermann.
Update 12.09