Jean-Pierre Blanchard

Si inaugura sabato 15 dicembre alle ore 18.30 la mostra "Fulcanelli & Franco Jesurun. Provocation philosophique" dell’artista francese Jean-Pierre Blanchard. Nato a Niort nel 1948, e attivo a La Rochelle (Francia), pittore, disegnatore e illustratore eclettico, anche sceneggiatore, scrittore e sociologo, Jean-Pierre Blanchard già nei dipinti degli anni Settanta tende a rappresentare la complessità e la tragedia della commedia umana in maniera ironica e simbolica, vicina al mondo nordico di Bosch e della pittura naif, per l’estrema semplificazione "vignettistica" dei personaggi rappresentati, ma saldamente nell’ambito della denuncia sociale, memore della lezione della “Nuova oggettività” e del Surrealismo, come nelle opere “Les Trois Oecuménistes” o “La Parade des Notabilités”. Man mano la graffiante critica sociale si stempera e il repertorio si fa più universale e più complessamente allegorico; le storie umane tendono a “collocarsi” in un ambiente di sapore rinascimentale che l’artista stesso ferma nel momento di passaggio dalla iconografia medioevale a quella proto-rinascimentale (di Fouquet o di Piero della Francesca) realizzando volentieri le figure a silhouette su fondi campiti con tinte brillanti. La mostra presentata a Trieste, accompagnata da un testo di Robert Kalbach, consiste in una serie di 17 opere su tavola (olio e foglia d’oro, cm 33 x 33 ciascuna). L’esposizione, ispirata all’artista da Franco Jesurun presidente dello Studio Tommaseo, nasce da un progetto progressivo, del quale Blanchard ha annotato ogni variante concettuale e iconografica intervenuta fino alla versione definitiva dei dipinti: l’imput iniziale, dato dalla tradizione degli Arcani maggiori dei Tarocchi che introducevano al mistero egiziano dello Zodiaco e dai temi presenti nel dipinto di Poussin “Et in Arcadia Ego”, attraverso l’uso simbolico delle figure geometriche del quadrato (simbolo della terra) e del cerchio (dominio del cielo) viene via via sviluppato, per rappresentare il passaggio dal profano al sacrale, prendendo a riferimento tematico la Galleria esterna del castello di Dampierre-sur-Boutonne che conserva un enigmatico soffitto a cassettonature di soggetto alchemico descritto anche da Fulcanelli nelle sue “Dimore filosofali” (1929).



La mostra si potrà visitare fino al 12 gennaio 2002 dal lunedì al sabato
con orario 17-20.

Informazioni: tel. 040-639187, fax 040-367601,e-mail: tscont@tin.it

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