della costruzione dei telai. Mi offre la possibilità di dare la
 sensazione, se vuoi l’illusione, che l’intera tela faccia parte
 dell’ambiente prospettico e quindi del quadro stesso. Tuttavia
 non voglio che l’illusione ottica sia troppo spinta, altrimenti il
 gioco di prospettiva diventa preponderante rispetto
 all’ elemento figurale, alle dinamiche dei soggetti. Se la fase
 geometrica è importante, perché l’occhio percepisce subito se
 un ambiente prospettico non è coerente, deve rimanere
 comunque uno strumento funzionale al contenuto del quadro.

 Tu per primo dai l’impressione di volerti prendere gioco di
 questi sofisticati schemi prospettici quando introduci
 improvvise e inaspettate resezioni nei corpi che paiono
 conficcarsi nella parete, sfumare in un movimento vago e
 sfocato o perdersi nel tratto scarno del disegno preparatorio.


 I tagli producono degli assurdi prospettici che costringono
 l’osservatore a riprendere da capo la lettura con una più salda
 attenzione che rifiuti la banale gratificazione       >>
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