Cos'è Studio Tommaseo

Meri Gorni

Si inaugura sabato 31 settembre, alle ore 18.30, presso lo Studio Tommaseo di Trieste, la mostra personale di MERI GORNI.

Meri Gorni

Una serie di fotografie in bianco e nero - monumenti di personaggi con in mano un libro ripresi da una particolare angolatura - sono il centro della mostra con la quale Meri Gorni apre (sabato 21 settembre, ore 18.30) la nuova stagione dello Studio Tommaseo di Trieste. All’inaugurazione l’artista ha invitato Claudio Grisancich, Franco Facchini, Marko Kravos, Gabriella Musetti che leggeranno le loro poesie. Il lavoro di questa artista ruota infatti da sempre attorno alla parola come luogo capace di trasmettere emozioni e affettività. Al punto che Giorgina Bertolino sottolinea come per quest’artista leggere sia una forma di appropriazione, lo svolgersi di una storia fisica che include il presente del lettore nella narrazione e l’autrice stessa dice: “Nella lettura mi ha sempre riportato alla calma anche lo scrittore più inquieto. Il libro mi ha sempre incantato come forma, come contenitore. Lo si può aprire e chiudere, leggere e guardare, far risuonare”. In mostra a Trieste fino al 2 ottobre prossimo ci saranno anche i suoi libri di poesia, un video che fa parte del suo “vocabolario”, delle fotografie di piccolo formato e un gioiello, opere che hanno una forma di serialità e che sono tutte incentrate, quasi come impronte della parola poetica, sul tema della lettura: voci, bisbiglii, lentezze. Il “vocabolario” è una raccolta visiva di parole, dove ad ogni parola corrisponde un video, che serve all’autrice per esplorare profondamente e affettivamente attraverso l’immagine il senso dei nomi che diamo alle cose: “Entrare in ogni parola, è come frugare, spostare i mobili da una stanza all’altra, togliere polvere” dice l’artista. I “libri di poesia” è una collana di libretti stampati a mano che contengono poesie scritte appositamente dai poeti su invito della Gorni: “Inizialmente stampavo poesia per regalarla agli amici, poi questo desiderio ha preso una forma più definita e si è delineato un progetto vero e proprio. Sono nati questi libretti stampati a mano su carta da disegno che contengono, oltre a una o due liriche anche un’immagine di un’artista. Invito cioè un artista a creare un’immagine o a cercare un’immagine nel suo archivio che più si avvicina alla poesia o all’immagine della poesia. Il mio è un tentativo di distribuire poesia, è un passaparola. Con questi libretti che sto raccogliendo in scatole di plexiglas sto costruendo una colonna, una colonna di parole. Ho intitolato questo lavoro ‘Colonne’ ”. I “fotolibri” sono invece, dei libri che con fotografie scattate dall’artista, svolgono un racconto silenzioso fatto di cose quotidiane, una sorta di paesaggio.


La mostra si potrà visitare fino al 2 ottobre 2002 (orario da lunedì a sabato 17-20).


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