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LEONIA
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LEONIA - Anna Moro-Lin




Si inaugura sabato 16 giugno 2001, alle ore 18.30, presso lo Studio Tommaseo di via del Monte 2/1 la mostra personale di Anna Moro-Lin intitolata “Leonia”. Con questa esposizione, che conclude la stagione 2000-2001, l’associazione culturale triestina, fondata nel 1974, festeggia il traguardo della trecentesima mostra assieme all’artista veneziana e alla curatrice della sua personale Virginia Baradel. Anna Moro-Lin, che il pubblico triestino ricorderà per la grande installazione “Fuori dal vento” del 1994, ritorna a Trieste con un’ambientazione che si avvale del sostegno dell’AMAV e della collaborazione dell’associazione L’Officina. La mostra trae ispirazione per il titolo dall’ancora attualissimo racconto breve di Italo Calvino tratto dalle “ Città invisibili”.
“La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia fra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall’ultimo modello d’apparecchio. Sui marciapiedi avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d’ieri aspettano il carro dello spazzaturaio.….Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s’espande e gli immondezzai devono arretrare più lontano;…..”: fino a qui Calvino nel 1972. L’artista invece afferma di aver visto effettivamente Leonia quando andava in cerca del materiale di recupero di cui aveva bisogno per realizzare il progetto per la mostra triestina, interpretando poi anche nel lavoro finale il fatto che una città racconta la sua storia sui resti dell’esistenza di ieri. L’attrazione per le vecchie griglie di ferro e per l’uso che se ne poteva fare come sgocciolatoi e la visione della polpa di carta molle che si sedimenta sul metallo - qualcosa che “i corredi delle navi affondate e i detriti sepolti in fondo al mare conoscono molto bene: l’inquietante rimutarsi in crescita” come dice Virginia Baradel - ha profondamente coinvolto, in un’operazione che conta più di un centinaio di lavori, l’artista nota e apprezzata per la poetica modulazione texturale delle superfici, generalmente realizzate secondo le antiche e affascinanti procedure della vera e propria creazione della carta.

La mostra si potrà visitare fino al 2 luglio (orario da martedì a sabato 17-20).

Ingresso libero


Studio Tommaseo
Istituto per la documentazione e la diffusione delle arti
via del Monte 2/1 34121 Trieste

Info: tel 040 639187 / fax 040 367601 / e-mail:tscont@tin.it




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STUDIO TOMMASEO

Istituto per la documentazione e diffusione delle Arti.

via del Monte 2/1 34121 Trieste Italia

tel. +39 040 639187 - fax. +39 040 367601

E mail: tscont@tin.it