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30 ottobre 2008

salone gemma prod.

laplamp

inaugurazione: venerdì 14 novembre 2008, ore 18 con Dj Set di Rossi Elettronica
finissage: venerdì 21 novembre 2008, ore 18 incontro con Stefano Mirti e Lucia Tozzi, direttori scientifici di Torino Geodesign

l’iniziativa è una co-produzione Trieste Contemporanea e Salone Gemma–Faltwerksalon
con l’adesione della Casa dell’Arte

Una progettazione partecipata nel campo del design: questa è la proposta che, partendo dall’idea che il design possa tornare ad essere un fattore di coesione e integrazione sociale e culturale, ha recentemente sviluppato a Torino l’interessante iniziativa Torino Geodesign, nell’ambito di Torino 2008 World Design Capital (Torino capitale mondiale del design per l’anno 2008).
Tra i 48 progetti selezionati in questa occasione per la città piemontese da Stefano Boeri, Stefano Mirti e Lucia Tozzi, curatori di Torino Geodesign, c’è anche quello del gruppo triestino Salone Gemma prod. al quale è stato affidato il compito di pensare un nuovo oggetto che possa interagire con i molteplici usi a cui è destinata Piazza Madama Cristina di Torino (mercato coperto, cortile domestico, spazio per eventi, luogo di ritrovo e di sosta).

Il risultato di questa ricerca – un nuovo progetto di illuminazione definito in collaborazione con la comunità locale di San Salvario (che ruota appunto intorno a piazza Madama Cristina) – sarà presentato anche a Trieste dal 14 al 21 novembre. Nello spazio dello Studio Tommaseo sarà possibile vedere il lavoro collettivo e le fasi ideative e progettuali che hanno portato il gruppo di giovani professionisti triestini – le cui competenze spaziano dal design alla storia, alla fotografia e alla grafica – all’importante risultato torinese, ma anche sarà molto interessante, il giorno del finissage, discutere direttamente con i curatori dell’intero progetto Torino Geodesign che si propone come un modello replicabile in altre città.

La teoria e la promozione della riscoperta di un design ‘semplice’ applicato ad oggetti di vita quotidiana, che sono le basi di partenza di tutto il progetto Geodesign, sono efficacemente rappresentate da LapLamp, l’oggetto di industrial design pensato da Salone Gemma prod. Si tratta di una lampada particolare, agganciabile facilmente ai pali esistenti in piazza Madama Cristina, ma anche, simulando l’adattabilità all’ambiente di un organismo vivente, in grado di ‘attaccarsi’ in altri luoghi ai pali dei semafori, della luce, dei cartelli stradali: una sorta di mollusco luminoso, in silicone, composto di spire metalliche, con quattro o cinque coppie di lampade fluorescenti a basso consumo all’interno, con due led luminosi alle estremità e dotato di regolatori di intensità, collegabili a rilevatori che possono attivarsi facendone aumentare o diminuire la luminosità.

Tra i componenti del gruppo triestino Salone Gemma prod. troviamo: Claudio Farina, Stefano Graziani, Angelica Mazza, Piero Ongaro, Deni Pasini, Giulio Polita, Kathrin Villwock. Le collaborazioni tecniche al progetto sono: per l’illuminotecnica aRtelier di Belinda De Vito e Domenico Redavid (Trieste); per il corpo in vetroresina Billow Board di Lucio Cecotti (Ronchi dei Legionari); la consulenza illuminotecnica è dell’architetto Jenny Fuchs.

 

Studio Tommaseo
Istituto per la documentazione e la diffusione delle arti
via del Monte 2/1, 34121 Trieste
orario dal lunedì al sabato 17- 20, ingresso libero
info 040 639187, tscont@tin.it