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19 settembre 2010

ecco i progetti migliori e i vincitori dell’edizione 2010

tra breve la mostra del concorso internazionale di design

Si sono conclusi i lavori della giuria internazionale che in questi giorni a Trieste ha visionato i progetti iscritti al Nono Concorso Internazionale di Design Trieste Contemporanea.
Dalla sua istituzione (1995) ad oggi, diverse migliaia di designer europei si sono cimentati in questo concorso di design ideato da Gillo Dorfles e rivolto ogni due anni da Trieste Contemporanea, con il patrocinio dell’InCE (Iniziativa Centro Europea), a progettisti nati nei 18 paesi dell’Europa centro orientale aderenti all’InCE, nei paesi baltici, in Germania e in Turchia.
Quest’anno i concorrenti dovevano pensare a un nuovo portafortuna da tasca, utile ad affrontare con ‘positività, coraggioso altruismo e necessaria ironia’ la crisi difficile e plurima che il pianeta e la società stanno vivendo. Il tema ‘Pocketluck’ ha riscosso un grande successo ed è stato svolto con grande originalità e diversità nei 329 progetti arrivati dai 23 paesi ai quali era aperta la competizione.
Nella sede triestina del Segretariato dell’InCE Cristina Morozzi (presidente), Daniele Capra, Barbara Fabro, Pawel Grobelny, Susanna Legrenzi, Luca Nichetto, Gyon Radovani e Janka Vukmir hanno lavorato sodo per selezionare la trentina di progetti che faranno parte della mostra conclusiva 2010 che, in occasione della cerimonia di premiazione, si aprirà allo Studio Tommaseo di Trieste il prossimo 23 ottobre. Curiosamente tutti e tre i premi assegnati sono, con declinazioni e prospettive diverse, degli oggetti da portare ‘per non dimenticare’ nei propri comportamenti quotidiani di agire responsabilmente ed eticamente. 
Il premio BEBA per il più giovane designer selezionato è andato a Ilya Choni, giovanissimo concorrente nato in Ucraina  nel 1998. ‘The All’ è un portafortuna fatto di sassolini avvolti in cotone, spago e juta che ricorda che ognuno è responsabile del proprio destino.
Il premio InCE, istituito nel 2006 per il miglior designer proveniente da un paese InCE non membro dell’Unione Europea e assegnato in Macedonia nel 2006 e in Serbia nel 2008, è stato aggiudicato quest’anno in Bielorussia. L’industrial designer Aliaksei Hur ha progettato ‘REDbook pendants’, una serie di portachiavi che ricordano quotidianamente al possessore la responsabilità personale del degrado ambientale e informano sulle specie animali in pericolo di estinzione.
Il primo premio assoluto, intitolato a Gillo Dorfles, è andato a Marta Kisand per il progetto ‘PaperDoll Brooches’. La designer tessile estone ha proposto di tenere in tasca, per ricordare di dare attenzione a valori e significati ai quali oggi non si pensa quanto si dovrebbe, delle figure di bambole stampate su stoffa imbottita e decorate con i fiori tipici della tradizione tessile del suo paese, ognuno dei quali aveva dei significati precisi di amore o di amicizia o di fiducia.
Assieme ai vincitori, sono stati selezionati per la mostra Matteo Beraldi (Italia), Boris Novachi Bojic (Austria), Giovanni Botticelli (Italia), Ivana Brajdic (Croazia), gruppo Carrot (Ungheria), Ender Gelgec (Turchia), Ziva Ljubec (Slovenia), Malgorzata Lojko (Polonia), gruppo Knockoutdesign (Polonia), Emanuele Magini (Italia), Francesco Magni (Italia), Tommaso Mandorino (Italia), Franz Maurer (Austria), gruppo Oloop Design (Slovenia), Przemyslav Ostaszewski (Polonia), Nadine Podewski (Germania), Laura Pozzar (Italia), Louda Radim (Repubblica Ceca), Dario Santacroce (Italia), Pavel Sidorenko (Estonia), Dorota Skalska e Agnieszka Mazur (Polonia), Radim Slovak (Repubblica Ceca), Claudia Sportelli (Italia), Devid Strussiat (Italia), Zoran Svraka (Croazia), Lenka Trubacova (Repubblica Ceca), Adam Turecek (Repubblica Ceca), Nadia Vedova e Marco Svara (Italia). Ad essi si aggiunge, selezionato tra i fuori concorso Gianfranco Vasselli (Italia).

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