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26 giugno 2015

fotonotte allo studio tommaseo

le parole di hasumi sul suo lavoro

Hiroaki Hasumi

Nippon
 
 
Nella mia serie fotografica Nippon sostanzialmente cerco di integrare la fotografia digitale moderna con elementi ripresi dalla tradizione artistica giapponese. Questa serie di immagini ha come tema la fioritura dei ciliegi in quanto essa è il simbolo dell'anima del popolo giapponese e perché fin dai tempi antichi essa ha per noi uno speciale significato.
 
Hideyoshi Toyotomi, che è considerato uno dei grandi unificatori del Giappone, nel 1598 piantò 700 ciliegi nel tempio di Daigoji, a Kyoto. Poi invitò 1300 persone al tempio e fece un’enorme festa per permettere a tutti di vederne la fioritura. Sapeva che essa era talmente magnifica che non poteva fallire nel conquistare il cuore del popolo. Così, nei fiori di ciliegio volle identificare la sua gloria e attraverso di essi mostrare la grandezza della sua potenza. Questo episodio stabilì l’inizio del forte rapporto che il popolo giapponese avrebbe intrattenuto con i fiori di ciliegio. Alla fine dell’Ottocento, durante il periodo della Restaurazione Meiji, fu piantato un grande numero di ciliegi in tutto il Giappone. Questo fiore così si diffuse tra la gente e diventò lo spirito dei nostri cuori quando, nei repentini cambiamenti sociali che allora comportò l’apertura del paese al mondo, si dovette costruire un’identità giapponese verso i paesi stranieri. 
 
Durante la prima e la seconda guerra mondiale, i fiori di ciliegio diventarono simbolo della virtù dei soldati: vivere gentilmente e non avere paura della morte. La vita dei fiori di ciliegio è molto breve. Fioriscono tutti insieme e cadono presto. I soldati si vollero rappresentare attraverso la vita di questi fiori. Dopo la guerra, la fioritura dei ciliegi divenne il simbolo della ricostruzione e della pace. Ora celebriamo il fiore di ciliegio come Fiore della Primavera. Per noi la primavera è il momento per iniziare qualcosa di nuovo, per riempire i nostri cuori di speranza e di sogni. 
Con il passare del tempo, il valore di questo fiore ha cambiato e continua a cambiare ma esso resta tuttora il simbolo per eccellenza del nostro popolo. Nella nostra arte rappresenta il senso della bellezza e la visione giapponese della vita.
 
Tento di esprimere e restituire tutto questo nella nuova arte della fotografia digitale proprio usando l’insegnamento dell’antica pittura giapponese. Di fatto, le mie serie fotografiche sono molto influenzate dallo stile pittorico giapponese classico. In esso mi interessano soprattutto gli elementi che generano immagini forti, scatenanti. Sebbene si esprima nelle due dimensioni, la bellezza della pittura giapponese è che non teme il confronto con la realtà. Amo la libertà e lo spirito immaginifico di questa pittura. 
 
Il modo che ho di processare digitalmente le fotografie e di stamparle su carta giapponese vuole avvicinarsi a quel mondo pittorico. Inoltre spargo sui lavori della polvere d’oro così come si faceva nella pittura classica e mi sembra che questo possa accrescere e rendere più densa la resa fotografica della straordinaria bellezza della fioritura dei ciliegi.

FOTONOTTE
Studio Tommaseo, via del Monte 2/1
venerdì, 26 giugno  2015, dalle 20 alle 24
a cura di L'Officina, Studio Tommaseo e Trieste Contemporanea