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07 marzo 2019

videospritz triestecontemporanea. Elisabetta Di Sopra, Fiora Gandolfi e Daniele Capra

inizio proiezioni alle ore 18.30

proiezione del video Pietas di Elisabetta Di Sopra
conversazione tra l’autrice, Fiora Gandolfi e Daniele Capra

Trieste, Studio Tommaseo (via del Monte, 2/1), giovedì 7 marzo 2019 alle ore 18.30


Saranno Elisabetta Di Sopra, Fiora Gandolfi Daniele Capra, giovedì 7 marzo, i protagonisti allo Studio Tommaseo di una serata Videospritz, l’appuntamento di Trieste Contemporanea con la videoarte da gustarsi nell’orario dell’aperitivo.

I tre ospiti dialogheranno sull’amore, i ruoli familiari, ma anche i temi della condizione femminile e della perdita delle certezze personali, a margine della proiezione della recente opera video di Elisabetta Di Sopra, Pietas (2018, 4’52”) che mette in discussione il mito di Medea – interpretata nel video da una splendida Fiora Gandolfi – assolvendola dalla colpa di aver ucciso i propri figli per vendicarsi del marito che l’ha lasciata. Accomunata alla sorte di troppe madri che hanno pianto i propri figli inghiottiti dal Mediterraneo che la cronaca continua drammaticamente a raccontarci, Medea è per l’artista l’emblema del tormento della madre che ignora la condizione dei propri figli o vive drammaticamente il dolore della loro morte.

Mentre Fiora Gandolfi si soffermerà sulla figura di Medea, l’incontro sarà anche occasione per analizzare, con la presentazione di altre opere dell’artista e con il commento del critico Daniele Capra, l’approccio al video di Elisabetta Di Sopra, nel suo interesse a sviluppare delle micro-narrazioni in grado di rileggere o riscrivere i miti ed i ruoli individuali assegnati dalla tradizione.

Medea, regina, maga, assassina, amante, madre e mito del Mediterraneo, è in una spiaggia piena di fiori selvaggi. Ha mantenuto in quanto donna il dono dell’ascolto. Percepisce tutto quello che la circonda in un mondo di strepiti e di incapacità di ascoltare. 
La spiaggia degli Alberoni, al Lido di Venezia, è un luogo fuori del tempo, pieno di bacche spinose che si infilano nel corpo e di piante mai viste. Medea scalza cammina verso il mare che ha inghiottito i suoi figli, ai quali vorrebbe dare una sepoltura. Il vento racconta a Medea le loro vicissitudini in versi come sua abitudine. Medea percuote il suolo col piede. Nunc est pulsanda tellus. E’ così che si parla alla Dea Madre per avere una risposta. 
Si prostra la regina Medea al suolo in segno di umile ascolto e percepisce i lamenti della maglia, del calzino, del portafoglio, del berretto,
li estrae dal sepolcro di sabbia e li stringe al cuore come i suoi figli neonati. 
Avanza verso il mare, nelle onde, portando nel suicidio i resti della  sua stirpe.

Medea per Trieste Contemporanea
Fiora Gandolfi
Venezia, 25 febbraio 2019

La ricerca di Elisabetta Di Sopra (Pordenone, 1969) è incentrata principalmente sull’uso del video e sulla costruzione di narrazioni caratterizzate da azioni semplici ed incisive che mettono in luce le dinamiche psicologiche sottese alla vita quotidiana, alle relazioni familiari, al corpo femminile e maschile, e ai ruoli sociali. Collabora con l’università Ca’ Foscari per lo Short Film Festival, con l’Archivio Carlo Montanaro, la Fabbrica del Vedere e il Festival Francesco Pasinetti. Ha recentemente preso parte al progetto di teatro sperimentale interattivo Ceilings Medea del regista teatrale Giovanni Carpanzano organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. È docente presso il Master in Fine Arts in Filmmaking dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Fiora Gandolfi è artista, giornalista, stilista e scrittrice. Ha scritto e illustrato articoli sulla moda per giornali e riviste in Francia, Spagna, Argentina e Italia; ha realizzato abiti per il gruppo di danza di Carolyn Carlson; ha pubblicato libri sulla moda e sul costume; ha realizzato performance e mostre di pittura, di disegni e collage di tessuto in gallerie e musei.

Daniele Capra è critico d’arte e curatore indipendente, ha curato oltre cento mostre in Italia, Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Austria, Croazia, Albania, Germania ed Israele. Ha tenuto lezioni sull’arte contemporanea alla Wizo NB School of Design di Haifa e alle Accademie di Belle Arti di Venezia e di Verona. È stato curatore del Premio Onufri, Galleria Nazionale di Tirana e del Premio Trieste Contemporanea dal 2008. È membro del comitato scientifico di Rave Residency. Ha scritto oltre trecentocinquanta articoli su riviste e quotidiani. Collabora con Il Manifesto, Artribune e i quotidiani del Gruppo Espresso.

Pietas, 2018, 4’52”
La madrepatria piange i suoi figli morti in terra straniera.
Con la gentile partecipazione di Fiora Gandolfi.
Regia di Elisabetta Di Sopra; direttore della fotografia Giovanni Andreotta; assistente operatore Andrea Corato, costumi Fiora Gandolfi, montaggio Elisabetta Di Sopra.
Con la collaborazione di Manuela Pellarin.