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Beneficiare

GS nasce per favorire una corretta ed efficace comunicazione del ruolo che gli ambienti verdi possono giocare in città. Il verde non ha solamente scopi estetici e ludici, non è semplicemente ornamento, come da gran parte del pubblico viene erroneamente inteso. Il verde ci fornisce fondamentali servizi per raggiungere benefici ambientali, economici e sociali. Di seguito alcuni esempi.




Il servizio di impollinazione

L'ape oltre a produrre il miele, la cera e altri prodotti dell'apicoltura svolge un ruolo fondamentale nei processi di impollinazione. Attraverso l'impollinazione incrociata, concorre alla formazione dei semi e dei frutti
delle piante.
Le api esistono sulla terra da milioni di anni ed hanno giocato da sempre un ruolo biologico fondamentale nell'ecosistema, garantendo, con la loro importante opera di impollinazione, la sopravvivenza di un grande numero di specie vegetali.

Oggi ci sono apicoltori che svolgono un "Servizio di impollinazione" con il quale un certo numero di famiglie di api viene portato nei frutteti o nei campi per l'intero periodo della fioritura. Così facendo si garantisce il trasporto del polline, una più efficace fecondazione e quindi una maggiore resa produttiva. Il servizio di impollinazione organizzato e retribuito rappresenta oggi solo una piccola parte di questa importantissima attività delle api. Nella maggior parte dei casi è, invece, effettuata inconsapevolmente e gratuitamente dagli dagli apicoltori, che consapevoli dell'utilità e dell'importanza che hanno le api, cercano di preservarli per favorirne l'attività. In questi ultimi anni, assistiamo ad un depauperamento che sta colpendo il patrimonio apistico di tutto il mondo. Si parla di sindrome dello spopolamento degli alveari. Molti sembrano essere i fattori in gioco: dall'insorgenza di nuovi patogeni, alla recrudescenza di vecchie malattie, all'inquinamento ambientale.

La fitodepurazione

Di solito in natura solamente una piccola parte dell'acqua meteorica defluisce superficialmente. La maggior parte dell'acqua evapora o viene assorbita dallo strato superficiale del suolo dove poi s'infiltra contribuendo all'alimentazione della falda acquifera. Nel caso di superfici impermeabilizzate, come ad es. tetti, pavimentazioni in asfalto o calcestruzzo, defluisce superficialmente oltre il 90% della pioggia. Rimane perciò un'aliquota minima d'evaporazione e d'alimentazione della falda.
Al contempo le nostre città sono impreparate a ricevere intense precipitazioni concentrate in poche ore. L'impermeabilizzazione crescente del territorio dovuta all'urbanizzazione comporta effetti negativi. Il notevole deflusso superficiale causato dalla crescente impermeabilizzazione del suolo viene in massima parte convogliato in reti fognarie,che possono risultare idraulicamente insufficienti a ricevere le piogge intense, determinando quindi rigurgiti in strada. L'alimentazione della falda acquifera viene ridotta: se vengono convogliate in reti fognarie elevate quantità d'acqua meteorica, l'acqua si infiltra in misura notevolmente ridotta. Ciò comporta un abbassamento rilevante del livello della falda acquifera.

Il microclima peggiora: se l'acqua meteorica viene drenata rapidamente dalle superfici impermeabilizzate solamente una minima parte può evaporare. Ciò comporta una diminuzione dell'umidità dell'aria e un aumento della temperatura nell'ambiente circostante. Lo smaltimento delle acque meteoriche è molto costoso: lo smaltimento delle acque meteoriche tramite fognatura separata o mista sono necessarie reti fognarie di dimensioni rilevanti e a volte anche impianti per la ritenzione ed il trattamento delle acque meteoriche che richiedono però elevati costi d'investimento e di gestione.

SUOLI PERMEABILI
Per questo motivo è particolarmente importante favorire il ciclo naturale dell'acqua nei territori urbanizzati imprimendo un cambiamento di rotta nella gestione delle acque meteoriche: superare la tradizionale canalizzazione dei deflussi meteorici e privilegiare la ripermeabilizzazio- ne del suolo, l'infiltrazione delle acque meteoriche o il loro recupero per l'utilizzazione. Per contenere i deflussi delle acque meteoriche è necessario impiegare pavimentazioni permeabili e tetti verdi sia in caso di nuove costruzioni sia, in caso di risanamenti, manutenzioni o ampliamenti. Sono da preferire le pavimentazioni inerbite rispetto a quelle non inerbite poiché consentono una migliore depurazione delle acque meteoriche.

QUALITA' DELLE ACQUE DI DILAVAMENTO DI INFRASTRUTTURE VIARIE
L'acqua di pioggia subisce una contaminazione dilavando l'atmosfera, le strade e le pertinenze stradali. La prima interazione tra l'acqua e gli inquinanti avviene in atmosfera, in cui sono presenti inquinanti di origine naturale e antropica. Successivamente, l'acqua di pioggia dilava le superfici stradali trascinando una parte del materiale che si è accumulato durante il periodo asciutto. I dati di letteratura mostrano un ampio ventaglio di concentrazioni di inquinanti nelle acque di pioggia quando giungono al suolo. Le concentrazioni dipendono sia da fonti locali di inquinamento atmosferico, sia da condizioni meteorologiche. In prevalenza, il carico inquinante di origine atmosferica riguarda i composti disciolti (metalli, cloruri, sodio).
Le sedi stradali e le aree di pertinenza contribuiscono all'inquinamento dei deflussi meteorici attraverso due fenomeni successivi: l'accumulo di inquinanti durante il periodo asciutto e il dilavamento operato dalla pioggia. Gli inquinanti sulle superfici provengono dalla deposizione atmosferica nel periodo asciutto, dal traffico veicolare (derivati di combustione dei carburanti, usura di pneumatici, parti meccaniche e impianto frenante dei veicoli, corrosione della carrozzeria dei veicoli, ecc), da rifiuti in prevalenza organici, dalla vegetazione, dall'erosione del manto stradale provocato dal traffico veicolare e dalla corrosione delle barriere. Nelle aree a parcheggio la concentrazione di idrocarburi è molto maggiore rispetto a quella riscontrata nelle strade; nella fase di accensione il veicolo consuma più carburante rispetto alla normale marcia; durante la sosta le perdite di oli e benzine sono più frequenti.

CONTROLLO DELLE ACQUE DI DILAVAMENTO DI INFRASTRUTTURE VIARIE
Per questo motivo è particolarmente importante mitigare l'inquinamento veicolato dalle acque di dilavamento di strade e parcheggi urbani, autostrade e strade extraurbane di grande traffico, pertinenze stradali di servizio e di esercizio.

LA FITODEPURAZIONE

La depurazione delle acque meteoriche di dilavamento di infrastrutture viarie può essere conseguito in diversi modi. La fitodepurazione è un processo naturale per depurare le acque reflue che utilizza i vegetali come filtri biologici attivi in grado di ridurre gli inquinanti in esse presenti. Il sistema è costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante macrofite. La depurazione avviene mediante l'azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, refluo e microrganismi presenti. Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta e quindi di parti elettromeccaniche.
L'impianto di fitodepurazione rappresenta un'alternativa alla depurazione tradizionale, rispetta l'ambiente ed è vantaggiosa dal punto di vista economico (risparmio di energia elettrica, in un'ottica di sviluppo sostenibile, limitati costi di gestione) ed ambientale (miglior impatto sul paesaggio, eliminazione di trattamenti di disinfezione).


Pollen Green Shoot

OBIETTIVO: costruire l'habitat naturale degli impollinatori locali, provvedere alle risorse di polline, di nettare e siti di nidificazione per aumentare la popolazione di api e bombi.

MATERIALE VEGETALE:
il modo migliore per attrarre e mantenere una sana popolazione di impollinatori è assicurare una ricca e diversificata comunità di piante con abbondanti fiori profumati e ricchi di polline e nettare: ciliegio da fiore, melo da fiore, tiglio, corbezzolo (strato arboreo); lavanda, rosmarino, salvia, timo, mirto, erica (strato arbustivo); trifoglio, menta, melissa, girasoli nani, zucche ornamentali nane (strato subarbustivo).

COSTRUZIONE DEL GS
1. Identifica e proteggi il foraggio delle api.
Osserva nei prati i fiori al mattino presto e a metà giornata; rileva con quanta intensità ogni singolo fiore viene visitato dalle api e dagli altri insetti. Saranno proprio le api a indicarci quali sono i loro fiori preferiti che metteremo a dimora nel GS, pronto così ad accogliere le api native.
2. Identifica le piante migliori. Dove possibile, considera come includere un albero da fiore. Attorno all'albero provvedi ad una diversità di specie di fiori con fioriture continue ed abbondanti. Scegli i fiori nativi, che sono vigorosi, si adattano facilmente alle condizioni locali e non necessitano di gravosa manutenzione. Evita specie di fiori invasivi che si propagano in modo aggressivo per dominare le altre specie. Le piante invasive riducono la diversità ed il valore dell'habitat; di conseguenza aumentano le necessità di manutenzione. (Controlla la lista delle specie invasive - http://flora.uniud.it/).
3. Assicurati che i fiori siano presenti nel corso di tutta la stagione vegetativa. Le api sono attive soprattutto da marzo ad ottobre, mentre i bombi possono essere presenti nell'arco dell'intera stagione. La breve vita attiva di nidificazione di un ape solitaria (da 2-4 settimane) dipende dalle specie di fiori presenti: può verificarsi da inizio primavera fino a tarda estate. Favorire lo sviluppo di diverse comunità di specie native di api significa assicurare una sequenza continua di piante con fiori diversi (per forme, dimensioni, colori) nel corso dell'intera stagione vegetativa. Ricorda di includere fioriture di tarda estate: le api potranno beneficiare di cibo abbondante a fine stagione, affrontando così il riposo invernale con molte più energie di riserva.
4. Identifica i siti migliori per aumentare il foraggio: aree al sole, indisturbate, vicine a alberi da fiore, riparate dai venti dominanti e da erbicidi.
5. Piano futuro per assicurare il successo dell'installazione ed attività manutentive. Colloca un segnale, una didascalia ed educa gli altri. E' importante che la gente, i vicini, l'amministrazione di strade ed infrastrutture siano a conoscenza della presenza del GS. Le didascalie aiutano a comunicare e a spiegare agli altri cosa succede e potenzialmente a promuovere giardini simili. Il controllo delle erbacce e l'irrigazione sono necessari per stabilizzare il GS. Nel corso del tempo aggiungi della pacciamatura, che aiuta a conservare l'acqua e controllare la propagazione di infestanti. Una volta che gli alberi saranno stabilizzati, puoi sostituire la pacciamatura con uno strato subarbustivo di fiori.


Water Green Shoot

Il WGS è pensato come spazio verdi "fiumi forme" a bordura di aree impermeabilizzate di stazionamento o di transito veicolare in ambito urbano.
La funzione prevista dal WGS è il trattamento delle acque di pioggia di dilavamento delle superfici impermeabilizzate ed il loro successivo e graduale rilascio nel terreno.
In sintesi si tratta di una "fitodepurazione" delle acque di pioggia sviluppata in ambito urbano a servizio delle acque di dilavamento delle strade e parcheggi secondo i principi proposti dal GEORGIA STORMWATER MANAGEMENT MANUAL.

COSTRUZIONE
Il trattamento delle acque di pioggia con il WGS prevede la ricostruzione di un ambiente "chiuso" (impermeabilizzato). Il principio utilizza la presenza contestuale di terreno, vegetali e biomassa batterica che permette di avviare processi chimici, fisici e biologici in grado di depurare le acque affluenti e restituirle all'ambiente "aperto" mediante uno scarico e prive di parte del loro carico inquinante e pertanto depurate.
Il terreno ha il compito di supporto fisico alla vegetazione ed alla biomassa batterica e di partecipare ai processi di rimozione degli inquinanti. Le acque, ricche di "nutrienti" (inquinanti) entrano nel bacino formato dal WGS dove le piante ed i batteri si "mangiano i nutrienti" e restituiscono all'ambiente un'acqua limpida e depurata.

RISULTATI ATTESI
I risultati ottenuti in numerosi interventi di trattamento delle acque di pioggia mediante aree di fitodepurazione in Regione Friuli Venezia Giulia in Italia e più in generale in Europa e negli Stati Uniti consentono di prevedere dei risultati positivi anche con l'utilizzo del WGS per il trattamento delle acque di dilavamento di aree di transito e di stazionamento veicolare. A fronte di valori di BOD compresi tra 7 e 56 mg/l e COD compresi tra 20 e 275 mg/l è possibile prevede valori allo scarico nei limiti di quanto richiesto dalla Tabella 4 del D.Lgs 152/2006 per lo scarico "sul suolo".

VEGETAZIONE
I WGS rappresentano un ambiente ecologico e vegetazionale particolare con terreni parzialmente e temporaneamente saturi di acqua e pertanto con piante tipiche di questi ambienti. Tuttavia le acque non devono mai affiorare o stazionare in superficie al fine di evitare lo sviluppo di insetti molesti ed indesiderabili come le ZANZARE.

GESTIONE
I WGS rappresentano aree verdi funzionali, tuttavia la loro gestione è principalmente relativa alla gestione e cura della vegetazione con sfalci e potature da svolgersi con periodicità annuale.