notizie

19 gennaio 2011

inaugurazione sabato 19 febbraio

a trieste le nuove sculture di gianpietro carlesso


Gianpietro Carlesso, Curvatura dodici, 2010
cedro del Libano e corian, cm. 112 x 112 x 180
photo Matteo Carlesso

Per la prima volta Gianpietro Carlesso studia un progetto di mostra personale per la città di Trieste. La mostra “Curvature”, che si inaugura il 19 febbraio prossimo allo Studio Tommaseo (ore 19), presenta il lavoro recentissimo di questo straordinario scultore che con semplicità stupefacente dimostra all’uomo contemporaneo quanto inesauribilmente interrogativa sul senso dell’essere può essere l’energia concentrata della pietra.
Carlesso, nato a Bolzano e diplomatosi ad Urbino, dopo una prima lunga parentesi tedesca che comprende il prestigioso stipendium Wilhelm Lehmbruck di Duisburg, rientra in Italia, stabilendo ‘coraggiosamente’  Cormons, piccolo comune del Goriziano, come base di partenza per svolgere un’attività artistica internazionale intensa e di grande rigore. Organizzato per cicli, il corpus delle sue opere, spesso di grandi dimensioni e pensate per essere inserite nell’ambiente naturale (come è il recente caso dell’opera “Isola felix” collocata in un lago di alta quota a Zell am See, sulle Alpi salisburghesi), approda ora alla serie “Curvature”, di cui vedremo a Trieste le potenti numero 11, in marmo di Lasa, numero 12, in Cedro del Libano e corian, e numero 13, in Nero Vallone.
Una serie di incontri di approfondimento e un catalogo-progetto con contributi di studiosi di diverse discipline accompagneranno lo svolgimento della mostra che si potrà visitare fino al 9 aprile.