programma

28 Aprile 2018

videospritz triestecontemporanea. fani kanawati

inizio alle ore 18.30

 

 

Videospritz – incontri internazionali con la videoarte
Trieste, Studio Tommaseo

sabato 28 aprile 2018 alle 18.30

proiezione di Un soir au Palais de Tokyo di Fani Kanawati
dialogo tra l’autrice e Paola Pisani

 

Trieste Contemporanea ospita in collaborazione con l’Associazione per la promozione dell’Arte Contemporanea Franco Europea (AACFE) e con l’Alliance française di Trieste, un appuntamento Videospriz con l’artista Fani Kanawati, a cura di Paola Pisani, e in occasione dell’importante anniversario dei 40 anni dalla rivoluzionaria legge 180 di riforma psichiatrica creata da Franco Basaglia.

Allo Studio Tommaseo sabato 28 aprile alle 18.30 sarà proiettato il video Un soir au Palais de Tokyo nel quale l’artista ci accompagna con una ripresa in soggettiva di 35 minuti nel grande centro di creazione contemporanea a Parigi.

Le immagini girate in maniera spontanea mettono in discussione l’arte quanto la vita stessa, la figura e il ruolo dell’artista e dello spettatore, il reale e l’immaginario, fino ad interrogarsi su cosa siano normalità e follia. “Non attraversare – Non attraversare”? Questa domanda appare implicita fin dall’inizio, e poi scopriamo che Fani, il giorno dopo la serata al Palais de Tokyo, sarà portata a forza in un ospedale psichiatrico. Il video è parte di un progetto più ampio dal titolo Chut(e), in cui l’artista mette in scena in maniera meticolosa, attraverso scritture diverse (fotografia, performance, installazioni, sculture) la propria personale storia familiare, creando una serie di doppi, spaccature, specchi, attraverso i quali si interroga sul confine tra follia e condizione umana.
Il video sarà proiettato in lingua originale francese e sottotitolato in inglese.

FANI KANAWATI, di origine franco-libanese, è nata a Parigi nel 1974. Laureata in giurisprudenza e comunicazione, redattore in pubblicità ed editoria, direttore artistico di luoghi e progetti dedicati alla promozione e diffusione della giovane creazione contemporanea, è un’artista sensibile e raffinata, capace di muoversi tanto nel mondo delle arti visive quanto in quelle plastiche. Viaggiatrice instancabile, è attiva in numerose associazioni di interesse pubblico, mette l’umano e la natura al centro delle sue riflessioni e promuove una forma di decrescita anti-consumistica. Intimamente colpita dalla malattia fisica e mentale come elemento costitutivo della sua intera storia familiare, la questione della salute mentale diventerà centrale nel suo lavoro personale dal 2001. Girando dove non smetterà mai di interrogare la psichiatria, la sua storia personale e l’umano in tutte le sue dimensioni (sociale, psicologica, spirituale…).

AACFE – Associazione per le Arti contemporanee Franco-Europea è un’associazione creata a Parigi nel 2011 da un gruppo di artisti originari di diversi paesi d’Europa. Si dedica alla promozione delle arti contemporanee con particolare attenzione all’ibridazione tra arti visive, sonore e dello spettacolo, attraverso mostre, performance, edizioni letterarie e residenze artistiche tra Francia ed Europa. L’interesse dell’associazione si apre anche al campo del sociale, alla formazione, alla cooperazione, allo sviluppo attraverso l’arte e le nuove economie legate a ecologia, paesaggio, riconversione urbana. Dal 2016 la direzione artistica è italiana, con la missione di promuovere la cultura francese in Italia attraverso una serie di progetti culturali in asse tra i due paesi, anche grazie alla collaborazione di associazioni e centri di cultura italiani e francesi.

Attraverso il progetto Elica coordinato da Paola Pisani, dal 2017 AACFE entra a Trieste, al Parco culturale di San Giovanni, grazie alla collaborazione con il Centro diurno diffuso del Padiglione I.

PAOLA PISANI è nata nel 1978 a Trieste. Laureata in storia delle religioni, nonché in musica e nuove tecnologie, si occupa di arti visive, installazioni e multimedia. Particolarmente interessata alle tematiche sociali e psicologiche, la sua attività si focalizza sulla processualità di un linguaggio femminile personale e libero da schemi imposti. Come mediatrice culturale ha ideato e curato progetti per l’Associazione Franco Basaglia. Ha esposto e lavorato in Italia Slovenia, Croazia, Francia, Belgio, Senegal, Messico e ha curato diversi scambi internazionali. I suoi lavori si compongono di foto, video, quadri, decorazioni urbane, stampe, grafiche e sculture.